Congedo di una ragazza matura

Pubblichiamo con piacere le parole della professoressa Maria Antonietta (Teta) Mula
che con il marito e collega Giovanni Angelo (Gianni) Carta
si congeda dalla "scuola del nuraghe" per la meritata pensione.
A lei vanno gli auguri da parte di tutto il personale docente e non docente
e dei tanti alunni che l'hanno conosciuta ed apprezzata.
Congedo di una ragazza matura
Io vado via, ragazzi,
oramai (o finalmente) è giunta l’ora.
Vogliatemi perdonare
se mi alzo io da sola
e vi lascio in trincea
a condurre voi il gioco
ma, suvvia, sarà per poco.
Vado via in licenza
con la mia borsa piena
straripante d’esperienza
vado a rincominciare
Ricominciare cosa?
Non lo so ancora bene
non è questo che mi preme
dirvi piuttosto che vi voglio bene
e mi dispiace lasciarvi
Infine, voglio ringraziarvi.
Grazie di cosa? chiederete
ma… per l’ottima compagnia
per le ore trascorse insieme
a guadare secche e piene
di parole, urla e scritti
i capelli a volte ritti
fiumi mutati in torrenti
con cascata improvvisa,
ma è normale, è la vita!
Quando io sarò fuori
mi ricorderò di voi
voi urlanti ma zelanti
in laboratorio, in classe
cinti da vocianti masse.
Son sicura, quasi certa
che a volte un magone
quasi volo d’airone
m’attraverserà il cuore
passerà quel dolore
questo ve lo prometto.
A voi un abbraccio forte
grata per l’ottima compagnia
mi alzo e vado via.
Una cosa, una ancora
se volessi esagerare
a voi buon divertimento,
volendo essere sincera
a tutti buon proseguimento.
M.A.M.
teta Mula